Sebbene l’Abruzzo sia famoso per le sue suggestive montagne, non va dimenticata certamente la sorprendente bellezza del suo mare. Oltre agli interminabili fondali di sabbia sottile del Nord, i visitatori troveranno anche tante calette, promontori con scogliere alte e frastagliate che caratterizzano la costa Sud punteggiata e famosa per i suoi “Trabocchi”.
Antica macchina da pesca, il Trabocco è un’imponente costruzione realizzata in legno strutturale, che ancorata alla roccia da imponenti pini di Aleppo, protende verso il mare più profondo, sospesi a qualche metro d’altezza si slanciano due bracci più lunghi chiamati “antenne”, che sostengono una rete a maglia stretta, nel quale il pesce resta impigliato.L’invenzione pare abbia origini Fenice ed è stata per molto tempo fonte di sostentamento per intere famiglie che si tramandavano il trabocco di padre in figlio, poichè la modalità semplice ed efficace di pesca era particolarmente redditizia.
Nel litorale chietino in special modo nella zona che va da Ortona a Vasto, sono molti i trabocchi visitabili, alcuni sono attualmente convertiti alla ristorazione e previa prenotazione è possibile consumare gustosi piatti di pesce sospesi sul mare. Tra Fossacesia e San Vito Chietino si trova ancora l’eremo dannunziano, la villa che Gabriele D’Annunzio acquistò nel 1899.

« La macchina pareva vivere d’armonia propria, avere un’aria ed un’effige di corpo d’anima »

(Gabriele D’Annunzio, Il Trionfo della Morte)

Sebbene l’Abruzzo sia famoso per le sue suggestive montagne, non va dimenticata certamente la sorprendente bellezza del suo mare. Oltre agli interminabili fondali di sabbia sottile del Nord, i visitatori troveranno anche tante calette, promontori con scogliere alte e frastagliate che caratterizzano la costa Sud punteggiata e famosa per i suoi “Trabocchi”.
Antica macchina da pesca, il Trabocco è un’imponente costruzione realizzata in legno strutturale, che ancorata alla roccia da imponenti pini di Aleppo, protende verso il mare più profondo, sospesi a qualche metro d’altezza si slanciano due bracci più lunghi chiamati “antenne”, che sostengono una rete a maglia stretta, nel quale il pesce resta impigliato.L’invenzione pare abbia origini Fenice ed è stata per molto tempo fonte di sostentamento per intere famiglie che si tramandavano il trabocco di padre in figlio, poichè la modalità semplice ed efficace di pesca era particolarmente redditizia.
Nel litorale chietino in special modo nella zona che va da Ortona a Vasto, sono molti i trabocchi visitabili, alcuni sono attualmente convertiti alla ristorazione e previa prenotazione è possibile consumare gustosi piatti di pesce sospesi sul mare. Tra Fossacesia e San Vito Chietino si trova ancora l’eremo dannunziano, la villa che Gabriele D’Annunzio acquistò nel 1899.

« La macchina pareva vivere d’armonia propria, avere un’aria ed un’effige di corpo d’anima »

(Gabriele D’Annunzio, Il Trionfo della Morte)